sabato 17 aprile 2010

l'artista scopre l'ironia

palloni e palloncini
come se fossimo in festa perenne
con la merda dentro,
se vogliamo
a dar via quelle scatole di tempera
che mi fanno grasse le dita
e ricco il cervello.
da bambino riesumavo cadaveri
a forma di ironia
che si nascondevano in bagno
o in biblioteca
che si fingevano lenzuoli
o trote.
li chiudevo in scatole ermetiche
e quando li aprivo ne ammiravo l'odore,
lo stesso dei posti
in cui tuttora vivo.
e ridevo
oh come ridevo,
grasse risate sulle mie grasse dita
e rideva anche mio padre
perche non capiva,
e tuttora rido
perche se mi va
vivo nei posti
in cui sono un vagabondo.

Gabriele Battista per Antonio Fumo

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